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Come ho Trasformato i Fallimenti in Crescita

  • Crescita
Disegno di persona che legge

A scuola ti insegnano che il fallimento sia una cosa da evitare a tutti i costi. Il voto su una verifica ti identifica come uno studente modello o da evitare.
Sin da piccoli, soprattutto in Italia, ci insegnano che sbagliare equivale a perdere. Qualcosa di cui ti devi vergognare e nascondere.

Quello che ho imparato invece è che il fallimento non è l’opposto del successo ma la strada per arrivarci.

Il fallimento per me è stato e sarà uno dei maestri più preziosi che abbiamo.

Il sensei Miyagi di Karate Kid. Quella persona che ci sprona ad alzarci, rischiare, scoprire perché ha visto qualcosa in noi, qualcosa che noi non avevamo visto.

Ho sempre pensato che il fallimento avesse un importanza cardine per la nostra crescita personale.


Io ho fallito spesso durante questi anni, ho fallito nel lavoro, ho fallito nelle amicizie, ho fallito nell’amore ma tutto questo mi ha reso la persona che sono oggi e di cui vado fiero.

Ho imparato che le cadute sono cosi preziose perché ti fanno capire qual’e’ il sentiero da percorrere e quale non lo è.

Quindi, non giudicare mai troppo in fretta una caduta perché è li che potresti trovare la risposta che cercavi.

Fallire ti insegna a guardare la tua vita da una prospettiva diversa. Ti obbliga a rallentare, a riflettere e a chiederti: “Cosa posso imparare da questa esperienza?”

È in questi momenti che si nasconde la vera crescita. E` qui che diventiamo saggi.

Per accettare il fallimento come costante della vita ci vuole coraggio.

Non significa che non ti dispiace quando succede, ma significa che non permetti al fallimento di definirti. Tu non sei il tuo fallimento. Tu sei semplicemente tu, in questo momento.

Immaginati quando sarai vecchio, nel tuo letto di casa o in quello di un ospedale, e ripenserai alla tua vita. Quante cose avresti voluto fare ma non le hai fatte per paura di fallire? Per paura di un giudizio?

Molto spesso non agiamo perché sono le persone a noi più strette quelle che ci giudicano, abbiamo paura di farle soffrire o di dover spiegare le ragioni delle nostre scelte. Abbiamo paura di un giudizio che, inevitabilmente, arriverà qualsiasi cosa faremo.

Allora sii TU a percorrere la TUA strada, vivere la TUA vita, fare i TUOI errori perché ciò significa essere capitani della propria nave, perché non vogliamo che sia qualcun’altro a vivere al posto nostro.

È facile essere duri con noi stessi quando le cose non vanno come speravamo, ma la crescita non può avvenire se continuiamo a criticarci.

Impara a volerti bene.

Non smettere di crederci e provarci. Non smettere di fallire. La risposta arriverà quando meno te la aspetti.


Ti auguro che da questo momento quando penserai alla parola fallimento per te sarà soltanto un altro modo per esprimere l’opportunità.

Take Me Home, John Denver

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Alberto Steri

Questo blog nasce dal bisogno di restituire alle persone quello che avevo imparato negli anni. Un approccio semplice alla vita.
Molto spesso siamo noi stessi a complicarcela.
Io ti aiuterò a semplificarla.